\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \sl240 \f1 \fs24 Le elezioni dellÆaprile 1990 assicurarono la maggioranza a ND (46,9%, 150 deputati), e con lÆaiuto di un deputato di una
formazione minore Mitsotαkis potΘ formare il governo ed eleggere Karamanl∞s presidente della Repubblica (maggio). Nel 1991-92 le misure di austeritα provocarono ondate di scioperi, mentre, sul piano internazionale, la Grecia si opponeva al riconoscimento
da parte della Comunitα europea dello stato macedone nato dalla dissoluzione della Iugoslavia.\par
NellÆottobre 1993 nuove elezioni politiche generali riportavano al potere il PASOK (46,9%) e il suo leader A. PapandrΦu il quale pose un freno al program
ma di privatizzazione avviato dal suo predecessore e favor∞ lÆelezione alla presidenza della Repubblica, nel marzo 1995, di K. Stefan≥pulos, in passato ministro di Nuova democrazia e ora appoggiato dai socialisti. Sul piano della politica estera il gover
no favor∞ la ripresa delle relazioni diplomatiche (ottobre1995) con la Repubblica ex iugoslava di Macedonia, estremamente critiche sin dal 1991, quando la Grecia si era opposta al riconoscimento dello stato macedone nato in seguito alla dissoluzione dell
a Iugoslavia, nel timore di possibili rivendicazioni territoriali nei confronti della Macedonia greca. Alla fine dellÆanno lÆazione dellÆesecutivo risent∞ delle numerose polemiche sorte intorno al ruolo assunto dalla moglie di PapandrΦu, Dimitra Liani, n
elle principali decisioni dellÆanziano leader.\par
Nel gennaio1996, quando questi fu costretto alle dimissioni per lÆaggravarsi delle sue condizioni di salute, fu nominato capo del governo K.Sim∞tis, che dal settembre precedente aveva assunto nei confro
nti di PapandrΦu una posizione critica, dimettendosi da ministro dellÆIndustria e sostenendo la necessitα di un profondo rinnovamento del partito. Mentre i rapporti con la Turchia conoscevano nuovi momenti di tensione a causa del permanere del contenzios
o sulla delimitazione delle acque territoriali nel Mare Egeo e dei contrasti tra la comunitα greca e quella turca a Cipro, lÆesecutivo var≥ una serie di riforme economiche ritenute necessarie per lÆingresso della Grecia nellÆUnione monetaria europea (tra
le altre cose fu avviata la privatizzazione del settore delle telecomunicazioni). Sempre a questo scopo Sim∞tis rafforz≥ le misure di austeritα in campo economico dopo le elezioni del settembre 1996, che confermarono la maggioranza socialista in Parlame
nto (41,5% dei voti e 162 seggi contro il 38,2% e 108 seggi di Nuova democrazia, mentre i comunisti e la Coalizione di sinistra ebbero il 5,6% e il 5,1% dei voti, pari a 11 e 10 deputati rispettivamente). La politica economica del nuovo governo presiedut
o da Sim∞tis caus≥, alla fine dellÆanno, forti agitazioni sociali e numerosi scioperi di protesta, che proseguirono nel corso del 1997. A novembre lÆesecutivo present≥ un piano di semplificazione delle amministrazioni locali che ne riduceva il numero e c
he caus≥, per questo, una serie di manifestazioni di protesta da parte delle popolazioni di molti piccoli comuni.